La studiosa musulmana amina wadud è convinta che per rispettare il valore universale del testo sacro dell’Islam occorra interpretarlo da una prospettiva femminile

Questo articolo è pubblicato in Oasis 30. Leggi il sommario

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 10:00:54

*Le iniziali del nome sono state lasciate in minuscolo per volontà dell’autrice

 

Nel 2005 ha fatto scalpore per aver guidato una preghiera del venerdì in una moschea di New York. Ma il suo impegno per la parità di genere non si limita ai gesti controcorrente. La studiosa musulmana americana amina wadud è infatti convinta che per rispettare il valore universale del testo sacro dell’Islam occorra interpretarlo da una prospettiva femminile, senza la quale esso rimane prigioniero di una cultura patriarcale.

 

Il suo libro Qur’an and Woman. Rereading the Sacred Text from a Woman’s Perspective è un testo fondante per gli studi di genere nell’Islam. In che cosa consiste il suo metodo?

Il mio metodo si sovrappone ai metodi classici di analisi del Corano. Ad esempio utilizzo le discipline tradizionali, le cosiddette ‘ulūm al-Qur’ān, le scienze coraniche, ma estendo il loro raggio di applicazione. L’aspetto nuovo nel mio approccio è la lettura di genere (reading for gender), ovvero l’uso del genere come costruzione e categoria di analisi per determinare la misura in cui i testi partecipano alla definizione delle norme patriarcali del loro tempo o invece traducono queste norme per scopi più universali, spirituali e fondati sulla giustizia.

 

Quale immagine della donna emerge dai testi sacri?

A emergere dal Corano è l’esistenza di una teleologia, cioè di una finalità della creazione umana. Secondo questa teleologia l’essere umano è khalīfa, vale a dire un agente morale che custodisce l’ordine segreto del divino, del Creatore, di Allah sulla terra. Quindi, il compito delle donne, e dunque la loro identità o personalità principale, è essere agenti del divino sulla terra.

Che cosa aggiunge alla comprensione dell’Islam la prospettiva femminile? Siccome essere femminista può significare molte cose, devo fare una precisazione. Il mio non è il femminismo inteso come nuova costruzione del XXI secolo, ma è un femminismo che adotta l’Islam come strumento per realizzare la giustizia sociale, l’uguaglianza e la dignità umana in tutti i contesti, pubblico, privato, economico, spirituale, artistico ed estetico. La base pecontinua a leggere

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Per citare questo articolo

 

Riferimento al formato cartaceo:

amina wadud, Senza le donne non si capisce il Corano, «Oasis», anno XV, n. 30, dicembre 2019, pp. 37-44.

 

Riferimento al formato digitale:

amina wadud, Senza le donne non si capisce il Corano, «Oasis» [online], pubblicato il 10 dicembre 2019, URL: https://www.oasiscenter.eu/it/amina-wadud-femminismo-islamico-corano.

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